Saverio Capozzi è un uomo che ama il teatro, che ha fatto del teatro la sua passione e la sua professione, e questa passione si evidenzia anche negli scritti; tanto nel suo precedente romanzo, quanto nell’ultimo, il teatro fa da sfondo alla storia. Edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni “Perpetuo mobile” si rivela essere un libro ricco di suggestioni e di spunti di riflessione. La forza del romanzo, oltre alla ottima costruzione caratteriale dei personaggi, è nel saper mostrare ai suoi lettori le fragilità dei protagonisti.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita è meravigliosa, piena di tante cose, e banale al tempo stesso. Come la vita di tutti, penso che l'importante sia il come si vive ciò che ci capita, che forse è più importante dello stesso capitarci, ammettendo che opportunità o amarezze capitino.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo quotidianamente al mattino, appena alzato, un tempo variabile che può raggiungere anche qualche ora.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Bari, ho studiato e mi sono laureato a Padova, città che amo, come se fosse una seconda città natale. Vivo da molti anni a Roma, che ho adottato come patria, ma ho sempre viaggiato molto per motivi di lavoro.
Ben scritto, interessante e quanto mai moderno. Con questi propositi arriva nelle librerie "Fra cinque minuti in scena", il nuovo romanzo di Saverio Capozzi pubblicato dalla BookSprint Edizioni, la casa editrice di Vito Pacelli. Disponibile sia nel classico formato della brossura che nella veste innovativa digitale, il libro affronta i pensieri, i dubbi, le difficoltà e le paure di un attore.